Nel pomeriggio di ieri, agenti della Squadra Mobile hanno eseguito una misura cautelare del divieto di avvicinamento, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, nei confronti di un uomo di 69 anni, siracusano, accusato dei reati di atti persecutori e porto illegale di coltello. All’uomo è stato fatto divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, un altro uomo suo coetaneo, e di comunicare con lui con qualsiasi mezzo. La misura cautelare si è resa necessaria per porre fine alle condotte persecutorie attuate dall’indagato nei confronti del suo medico di base, consistenti nel presentarsi insistentemente presso l’ambulatorio medico, pur non necessitando di alcuna visita, nell’insultarlo, aggredirlo e minacciarlo di morte e nell’aver portato nei pressi dello studio medico, senza giustificato motivo, un coltello a serramanico di 20 centimetri. Questi comportamenti hanno cagionato al professionista un perdurante e grave stato di ansia e di timore per la propria incolumità che lo ha costretto a modificare le proprie abitudini di vita, ragione per le quali si è reso necessario il provvedimento cautelare. Inoltre, nella serata di ieri, agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto un uomo di 61 anni, residente in provincia di Milano e domiciliato a Siracusa, in esecuzione di un ordine di carcerazione. In specie, l’uomo è destinatario di un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica di Catania, perché condannato a 3 anni di reclusione e ad euro 14.000 di multa, poiché riconosciuto colpevole del reato di trasporto di sostanza stupefacente, commesso nel maggio del 2021 a San Gregorio di Catania. L’arrestato, che si era sottratto all’esecuzione del provvedimento rendendosi irreperibile già dal febbraio di quest’anno, al momento dell’arresto è stato trovato in possesso di una patente di guida ed una carta di identità falsi, nonché di sostanza stupefacente (in particolare di un panetto di hashish del peso di grammi 90) custodito all’interno di un’autovettura nella sua disponibilità. Per quest’ultimi reati, il sessantunenne è stato contestualmente arrestato in flagranza di reato. Al termine delle incombenze di legge l’uomo è stato condotto in carcere. Nel pomeriggio di ieri, agenti delle Volanti hanno sorpreso, mentre perpetrava un furto in un’abitazione, una donna di 25 anni di origine croata. La stessa, senza fissa dimora, è stata tratta in arresto e condotta in Questura in attesa del procedimento per direttissima che si celebrerà nella mattinata odierna. Alla donna è stato sequestrato un cacciavite utilizzato per forzare la serratura dell’appartamento. Infine, gli agenti del Commissariato di Lentini hanno denunciato un giovane di 23 anni, residente a Lentini, già conosciuto ai poliziotti, per danneggiamento aggravato. In specie, a seguito di una segnalazione pervenuta presso il Commissariato, da parte di impiegati del Comune di Lentini, gli agenti intervenivano presso il Palazzo di Città ove, poco prima, alcuni uffici erano stati danneggiati e messi a soqquadro da ignoti. Pertanto, i Poliziotti, a seguito di un accurato e meticoloso esame delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti nella zona, ed all’interno del palazzo comunale, hanno accertato che il denunciato, dopo aver fatto ingresso all’interno del Comune al fine di ottenere un colloquio con il sindaco, permaneva all’interno degli uffici pubblici per diverse ore, introducendosi forzosamente nella Segreteria Generale ed in altri uffici vicini, per poi danneggiare mobili e suppellettili, mettendo a soqquadro le stanze. Inoltre, a seguito di un sopralluogo da parte di personale della Polizia Scientifica, sulla porta di ingresso di uno degli uffici, si sono rilevate impronte di scarpe perfettamente coincidenti con quelle indossate dal ventitreenne. Infine, il giovane è stato rintracciato, condotto presso il Commissariato e denunciato.