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Il giallo della morte del parà di Siracusa Scieri, 23 anni dopo si cerca ancora la verità

Emanuele Scieri

Si apre domani (lunedì 4 aprile), 23 anni dopo la sua morte, il primo processo in corte d’assise che dovrà stabilire la verità sul caso di Emanuele Scieri, 26 anni di Siracusa, il parà di leva della Folgore trovato cadavere ai piedi di una torre di prosciugamento dei paracadute il 16 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa. Gil imputati sono due ex caporali, Alessandro Panella, 42 anni, e Luigi Zabara, 44, accusati di omicidio volontario aggravato in concorso. Un terzo ex caporale, Andrea Antico, 42 anni, l’unico tuttora in servizio nell’Esercito, a sua volta accusato di concorso nell’omicidio di Scieri, è stato invece assolto dal gup lo scorso 29 novembre dopo aver scelto il rito abbreviato.

Secondo l’accusa Scieri, appena giunto a Pisa dopo il Car svolto a Firenze, rimase vittima di un atto di nonnismo nella tarda serata del 13 agosto 1999 quando precipitò dalla torre in un’area dismessa della caserma e lì fu lasciato agonizzante fino al ritrovamento tre giorni dopo quando era ormai morto.

Altri due imputati, accusati di favoreggiamento, sono stati assolti dal gup al processo con il rito abbreviato di novembre scorso: sono l’ex ufficiale Salvatore Romondia, 75 anni, ed il generale Enrico Celentano, 78 anni, all’epoca dei fatti comandante della Folgore. Domani in aula saranno presenti anche la mamma e il fratello di Scieri che si sono costituiti parti civili.

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