Hanno tra le mani un provvedimento di espulsione dal territorio italiano, ma non possono adempiere all’ordine perché, essendo sprovvisti di green pass, non possono utilizzare nessun mezzo di trasporto. Tredici migranti, gambiani e senegalesi, sono ospitati dal Comune di Siracusa in una tendopoli allestita per l’occasione in un’area in via Augusto von Platen, al centro di Siracusa.
Ora si trovano in un limbo di illegalità
Persone soccorse in mare che si ritrovano in un limbo di illegalità ai quali probabilmente non si è pensato. Lo sa bene la polizia che cura l’accoglienza e l’identificazione dei migranti. Uno dei principali porti è quello di Augusta, nel Siracusano. La procedura prevede il tampone per tutti, poi la procedura di identificazione e infine la quarantena in una delle navi ormeggiate al porto. I minori non accompagnati vengono invece trasferiti nei centri di accoglienza. Terminata la quarantena i migranti vengono sottoposti a un altro tampone molecolare, prima di venir consegnato loro il provvedimento di espulsione dall’Italia.
Due navi quarantena ormeggiate nel porto di Augusta
Per avere idea dei numeri, in questo momento al porto di Augusta sono ormeggiate due navi quarantena, ognuna delle quali ospita 400-500 migranti. Quando si ritrovano in strada non possono prendere un autobus, un treno, un aereo perché sprovvisti di Green pass. La prefettura di Siracusa sta cercando di trovare una soluzione, ma in realtà quella più immediata potrebbe essere la vaccinazione.