Il Tribunale di Siracusa ha condannato a 24 anni di carcere una siracusana di 43 anni accusata di prostituzione minorile e maltrattamenti in famiglia. Tre bimbi di Francofonte, nel Siracusano, sarebbero state vittime di violenza sessuale nel 2014. Condannati anche un carabiniere di 41 anni e un 46enne, padre della convivente del figlio maggiore dell’imputata. Entrambi sono accusati di violenza sessuale aggravata su minorenni al di sotto dei 14 anni. Il primo è stato condannato a 13 anni di reclusione, e il secondo a 10 anni. Secondo l’accusa, la madre, dietro il pagamento di cifre tra i 10 ed i 20 euro, avrebbe consentito gli abusi sui figli, di 3, 4 e 7 anni. A far scattare le indagini furono le denunce degli assistenti sociali nel 2016 che raccolsero la testimonianza delle vittime. Una storia drammatica emersa nel 2016 dopo che i figli della donna, disoccupata, erano andati a vivere da un’altra parte per via delle pessime condizioni igieniche e lo stato di malnutrizione in cui la madre li teneva. Ad accorgersene sarebbero stati gli assistenti sociali, per cui sarebbe stato deciso di accudire le due femminucce in una comunità per minori mentre il più piccolo dei tre, un maschietto, sarebbe finito tra le braccia di una famiglia affidataria. Fino ad allora non sarebbero venute fuori quelle presunte violenze ma ad accorgersi del malessere sono stati gli operatori della struttura di accoglienza delle bambine. Le bimbe, con molta difficoltà, avrebbero iniziato a raccontare quell’incubo iniziato, secondo la ricostruzione dei carabinieri e dei magistrati della Procura distrettuale, nel 2014.