Bombe-carta contro negozi, commercianti che si dicono pronti a «fare le ronde» e un sindaco che parla apertamente di «criminalità siracusana che ha deciso di rialzare la testa». A questo si aggiunga la raffica di furti in diverse zone di Siracusa.
C'è abbastanza lavoro per comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura a Siracusa che si riunirà per fare il punto sulle indagini in corso e sulle mosse future. In meno di dieci giorni sono state fatte esplodere una bomba carta contro un bar di fronte al tribunale di Siracusa e, sabato sera, contro il chiosco di un fioraio in viale dei Comuni. Una situazione di vero allarme e a lanciarlo è Francesco Italia, sindaco di Siracusa, come scrive Gaspare Urso nell'articolo in edicola domani sul Giornale di Sicilia. «Il terzo attentato in poco tempo contro un’attività commerciale – sono state le parole di Italia – è la conferma che la criminalità siracusana ha deciso di alzare la testa. A Siracusa istituzioni e cittadini, sin dagli anni ‘90, hanno dato prova di coraggio nel fronteggiare il racket. Anche stavolta saremo all’altezza della minaccia e sosterremo gli inquirenti nel loro lavoro e le vittime che denunciano».
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