Manifestazione contro la violenza sui camici bianchi stamane a Siracusa organizzata dall’Ordine provinciale dei Medici dopo le recenti aggressioni ai sanitari impegnati in prima linea a gestire urgenze ed emergenze nei presidi ospedalieri e nelle guardie mediche. I medici aretusei, su iniziativa del presidente dell’Ordine Anselmo Madeddu e del Consiglio, rispettando le norme anti-Covid 19, si sono dati appuntamento sul sagrato del Duomo, in Ortigia, dove sono stati protagonisti di uno scenografico sit-in, durante il quale hanno indossato i loro camici, sui quali hanno apposto l'impronta di una mano rossa per esortare uno «stop alla violenza» nei confronti della loro categoria professionale, per poi liberare in cielo dei simbolici palloncini bianchi a forma di cuori incerottati.
«La forma dei palloncini - ha spiegato Madeddu, affiancato da oltre una settantina dei suoi colleghi e da diversi rappresentanti della società civile- rappresenta la passione, l’impegno che noi medici mettiamo nel nostro lavoro, invece, i cerotti indicano le ferite, non solo fisiche, ma soprattutto emotive, che subiamo nel corso del nostro cammino professionale. Ferite, minacce, traumi e timori, che per fortuna ci vengono inflitti da una minoranza della cittadinanza». Presenti alla manifestazione anche alcuni dei medici aggrediti, che hanno offerto la loro testimonianza, per far comprendere come dietro ogni professionista si celino uomini e donne, la cui vita vale quanto quella di chi assistono. «Purtroppo - ha concluso Madeddu - spesso a spazientirsi delle attese sono coloro i quali congestionano i pronto soccorso e i presidi e le postazioni di emergenza per problemi da codice bianco, mandando in «codice rosso» medici ed operatori sanitari.
Bisogna puntare sulla prevenzione sull'educazione civica e abbiamo chiesto il supporto del prefetto, che martedì prossimo ci riceverà, per discutere della recrudescenza della violenza sui camici bianchi assieme al Comitato provinciale per l’Ordine pubblico e la sicurezza».
Nel documento dei giorni scorsi l’Ordine aveva scritto proprio che «il vero codice rosso sta diventando la violenza contro i camici bianchi».
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