Ci sono ancora le gare clandestine di cavalli nel mirino dei carabinieri di Noto, che da mesi indagano su numerosi partecipanti e organizzatori. Sono almeno 5 le corse oggetto di indagine: dopo aver raccolto sul web numerosi video delle gare e dopo averle interrotte con l'intervento congiunto di carabinieri in abiti civili ed in uniforme, i militari hanno identificato complessivamente 60 persone, prevalentemente giovani, che in passato hanno preso parte alle gare clandestine di cavalli, e li hanno deferiti alla Procura di Siracusa.
Nella mattinata di ieri 61 militari dell’organizzazione territoriale e dei reparti speciali dell’Arma hanno eseguito 18 decreti di perquisizione emessi dall’Autorità Giudiziaria a carico di altrettanti indagati ritenuti i principali organizzatori delle gare oggetto di indagine, accedendo ad abitazioni, maneggi e scuderie di Avola, Noto e Rosolini, e rinvenendo numerosi equini maltrattati e sequestrando diversi farmaci dopanti come riscontrato dai carabinieri del Nas e dai medici veterinari dell’Asp intervenuti a supporto delle operazioni.
L’indagine fa luce su un fenomeno che da anni si ripete quasi endemico nelle strade provinciali e statali del Siracusano e Catanese, secondo uno schema ripetuto. Solitamente alle prime ore del mattino, in un contesto di scommesse che arrivano a puntate da addirittura 10 mila euro, decine di persone si danno appuntamento a bordo di scooter ed auto per assistere ed incitare la gara di due calessi trainati da altrettanti cavalli lanciati al galoppo.
Gli astanti seguono e scortano i cavalli in corsa sulle strade extraurbane costringendo gli automobilisti in transito a farsi precipitosamente
da parte, mettendo così in serio pericolo l’incolumità degli utenti della strada e degli stessi animali, il più delle volte dopati e duramente percossi dai driver.
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