La polizia di Stato, congiuntamente alla Sezione operativa navale della guardia di finanza, in collaborazione attiva con l’Agenzia Frontex, ha fermato due cittadini dell'Est Europa per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, accusati di essere gli scafisti che hanno condotto un veliero con 38 migranti al largo delle coste siracusane. . I fatti risalgono al 26 maggio scorso, quando i 38 migranti a bordo di un piccolo veliero diretto in Italia, erano stati soccorsi, al largo delle acque dello Ionio, da una Nave Mercantile e successivamente trasbordati su un’unità navale della Capitaneria di Porto ed un pattugliatore d’altura della Guardia di Finanza, per poi sbarcare presso il Porto commerciale di Augusta. I 38 migranti, compresi i due fermati oggi, furono trasferiti a bordo della nave quarantena, così come previsto dai protocolli dell'emergenza Covid. Una volta identificati, i migranti sono stati sentiti dai poliziotti della Squadra Mobile e dal personale della Gdf di Siracusa. Quasi tutti riconobbero i due uomini dell’Est Europa come i conducenti del veliero a bordo del quale avevano viaggiato dalle coste turche fino a quelle siciliane. Di seguito agli ulteriori accertamenti investigativi che hanno dato riscontro alle dichiarazioni rese dai migranti, hanno fermato i due presunti scafisti, che sono stati trasferiti nel carcere cavadonna di Siracusa a disposizione della procura della Repubblica che coordina le indagini.