È stato condannato all’ergastolo in via definitiva Pasqualino Mazzarella, siracusano, accusato dell’omicidio di Liberante Romano, ammazzato e poi dato alle fiamme il 25 maggio del 2002 in una zona di campagna del Siracusano.
I giudici della Corte di Cassazione hanno confermato la sentenza della Corte di Appello di Catania nei confronti dell’imputato, indicato dalla Procura distrettuale antimafia di Catania, come un esponente di spicco del clan Bottaro-Attanasio di Siracusa. Secondo la tesi dei magistrati, la vittima avrebbe pagato con la vita la scelta di essere autonomo dalla cosca egemone e così venne attirato in una trappola.
Fu organizzato un summit in una villa, nel Siracusano, e poco dopo i killer gli spararono in testa. Per questo delitto erano stati già condannati in via definitiva Salvatore Calabrò e Giuseppe Calabrese mentre Mazzarella avrebbe avuto il compito di far sparire il corpo, trovato nelle ore successive dai carabinieri.
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