Vaccino, il sindaco di Avola: "Perchè un malato oncologico è più a rischio di me? Stia a casa"
"Perchè un malato oncologico è più a rischio di me? Può stare a casa, può evitare di uscire ed evitare contatti. Io i contatti devo averli per forza, perchè devo decidere ed entro in contatto con tante persone". Lo ha detto il sindaco di Avola, Luca Cannata, esponente di Fratelli d’Italia, nel corso di una trasmissione radiofonica siracusana, Fm Italia, rispondendo ad una domanda del conduttore, che aveva appena letto un messaggio di un ascoltatore, affetto da cancro e con altre patologie. Il dibattito era centrato sull'opportunità di estendere il vaccino anche ai sindaci, quasi in concomitanza con la vicenda del primo cittadino di Corleone, dimessosi dopo la bufera relativa alla notizia della sua somministrazione al vaccino. Il sindaco di Avola ha replicato. "Ancora una volta i nostri oppositori - dice il sindaco Cannata - cercano di screditare la mia figura estrapolando soltanto una frase da un’intervista andata in onda, nella quale tra i vari argomenti trattati c'era anche quello di questi giorni sulla polemica tra istituzioni e cittadini tra chi deve essere vaccinato prima e dopo. In queste dichiarazioni affermo in modo chiaro ed inequivocabile la priorità dei malati oncologici, disabili e con altre patologie rispetto agli altri".