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Partono le scuole a Siracusa, i presidi: "Servono banchi e insegnanti"

La campanella è suonata regolarmente alle 8,30 al Liceo classico Tommaso Gargallo di Siracusa, ma i problemi da risolvere sono ancora tanti. Nel primo giorno di scuola sono entrati gli studenti del primo anno, domani sarà la volta per quelli del secondo, come disposto dalla dirigente scolastica, Maria Grazia Ficara.

"Avevo promesso alle famiglie ed ai ragazzi - dice la dirigente scolastica - che avremmo iniziato il 14 e così è stato. Abbiamo lavorato tanto negli ultimi mesi per rendere l’istituto sicuro, predisponendo i banchi singoli, che abbiamo provveduto ad acquistare, e quelli doppi, rispettando le distanze di sicurezza. Attendiamo l’arrivo degli altri banchi singoli che ci deve fornire il ministero".

Al liceo Gargallo, per il momento, le lezioni saranno ad orario ridotto per il solito problema della carenza di organico. "Questo non è un problema - sottolinea la dirigente scolastica del liceo Gargallo, Maria Grazia Ficara - legato al Covid-19. Accade ogni anno che servano professori, per il momento la percentuale di docenti che mancano si attesta intorno al 10 per cento. Uno dei nodi è certamente il sostegno, per questo abbiamo deciso di ridurre gli orari ma contiamo di poter tornare alla normalità a breve".

Non tutte le scuole a Siracusa hanno aperto, a causa delle imminenti consultazioni referendarie. "Noi - dice la dirigente scolastica - non ospiteremo i seggi elettorali, questo ci ha agevolato. Altre scuole, in concomitanza con la scadenza elettorale, hanno preferito posticipare la data di inizio delle elezioni, del resto la Regione ha dato tempo fino al 24 settembre".

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