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Siracusa, minacce al primario Caruso: l'autore sarebbe un dipendente dell'ospedale

Sono arrivate ad una svolta decisiva le indagini, svolte dalla Digos di Siracusa, relative alle minacce indirizzate al dottore Paolo Caruso, primario del Reparto di oftalmologia dell’ospedale Umberto I di Siracusa. L'autore sarebbe stato un infermiere dipendente della struttura.

Il 24 agosto il professionista aveva rinvenuto delle scritte davanti il proprio studio, vergate con bomboletta spray di colore rosso, dal chiaro tono intimidatorio: "Sei vicino alla morte R.I.P.", insieme ai simboli della svastica e della falce e martello.

Le indagini della Digos, coordinate dal dirigente Maria Antonietta Malandrino, si sono avvalse delle immagini fornite degli impianti di video sorveglianza pubblica e privata. Sono stati trovati indizi a carico di un dipendente dell’ospedale che presta servizio nello stesso reparto del Primario, escludendo la pista politica. La perquisizione domiciliare ha fornito ulteriori indizi utili, con il rinvenimento della bomboletta spray di colore rosso, come quella utilizzata per commettere il reato.

L'uomo, indagato per minacce a incaricato di pubblico servizio, avrebbe negato la sua responsabilità. Alla base del gesto ci sarebbe una diversa assegnazione di incarichi da parte del primario. L'infermiere, come documentato dalla immagini acquisite, sabato 22 agosto, senza apparente motivo si sarebbe recato all'interno dell'ospedale. Sembra che secondo gli inquirenti si doveva trovare a casa in malattia. Ed invece le riprese video lo ritraggono in auto che dalla propria abitazione si reca fino in ospedale. Nel reparto la scientifica non aveva rilevato nessun segno di effrazione.

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