Sfruttavano braccianti, molti dei quali stranieri. I carabinieri di Noto e Rosolini hanno arrestato due imprenditori agricoli con l’accusa di aver violato le norme sull'occupazione. I militari insieme agli uomini del Nucleo ispettorato del lavoro, hanno fermato T.M., 45 anni, residente a Rosolini e G.F, 44 anni, residente a Ispica ma proprietari di terreni a Noto.
Secondo i carabinieri, il primo avrebbe reclutato 8 braccianti, tutti romeni, 4 dei quali in nero, facendoli lavorare in condizioni di sfruttamento a 4 euro l’ora invece di 7 e ospitandoli in un magazzino privo anche di servizi igienici. L'imprenditore di Ispica avrebbe invece reclutato 19 braccianti, dei quali 5 nigeriani, 7 gambiani privi di permesso di soggiorno e 4 romeni.
I lavoratori venivano sfruttati con paghe minime e in assenza dei requisiti minimi di sicurezza. Sono quindi scattate sanzioni per 31 mila euro con la sospensione dell’attività dell’imprenditore di Rosolini. Continuano inoltre le verifiche su 37 braccianti assunti regolarmente mentre i due uomini sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
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