Avrebbe trasferito il ramo d'azienda di una società decotta in una di nuova costituzione per non pagare tasse e creditori. In questo modo, secondo i militari della Guardia di finanza, Gianfranco Lino, 72 anni, imprenditore, titolare di un'azienda di Melilli per la realizzazione di fusti metallici, avrebbe continuato la sua produzione, mettendosi in tasca i profitti.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa ha emesso nei confronti del settantaduenne un'ordinanza di arresto con le accuse di bancarotta fraudolenta per distrazione e di causazione dolosa del fallimento, oltre al reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
L'imprenditore, che si trova ai domiciliari, era finito nel mirino dei militari del comando provinciale delle Fiamme gialle nel gennaio del 2018 a seguito di una segnalazione su alcune operazioni bancarie piuttosto sospette. Gli accertamenti hanno permesso alla Guardia di finanza di svelare una forte esposizione debitoria da parte di una società dell'indagato per un ammontare di circa 9 milioni di euro, tra tasse e creditori, così come racconta Gaetano Scariolo sulle pagine del Giornale di Sicilia oggi in edicola.