Un grande polmone verde per la città di Siracusa: sarà il "Bosco delle troiane" che verrà realizzato in un'area dietro il Tribunale. È l'eredità che verrà lasciata alla città da "Le troiane", di scena dal 10 maggio al Teatro greco per la cinquantacinquesima stagione di spettacoli dell'Inda. L'architetto Stefano Boeri sta realizzando l'impianto scenico del dramma di Euripide. Sulla scena ci saranno, infatti, ottanta tronchi provenienti dalla Carnia, alberi vittime della violenza del maltempo di ottobre. Rappresenteranno quel "bosco morto" che racchiude il dramma delle troiane. Ma simbolicamente questi alberi avranno nuova vita: infatti ogni sera, al termine di ogni replica de "Le troiane" una cinquantina di spettatori riceveranno dalle donne protagoniste del dramma delle piantine di leccio. Esse verranno poi piantate in un'area di 85 mila metri quadri dietro il Tribunale. E a spiegare il progetto è stato lo stesso architetto Boeri ieri al Teatro greco a supervisionare la sistemazione dei tronchi. "Il testo è l'origine di tutto - ha detto - un testo potente tragico e così attuale. Ho deciso di realizzare un paesaggio più che un'architettura pensando a quei tronchi schiacciati dal maltempo. È stata un'immagine immediata, tra il bosco dietro il teatro, quello vivo composto da tanti alberi, e quello sulla scena, un bosco morto, dove le donne parleranno della follia della guerra". Boeri ha sottolineato la sinergia tra Friuli e Sicilia, anche perché questi tronchi verranno poi avviati alla filiera del legno nell'Isola. Per rinascere e dare così un segnale positivo e di speranza. Questo progetto sarà quindi un messaggio politico, come ha ribadito anche il presidente della Fondazione Inda, il sindaco Francesco Italia, di rinascita dopo la morte, non a caso proprio in questo periodo di festività pasquali e così attuale con l'impegno della giovane Greta Thunberg in difesa dell'ambiente. "Da questo teatro - ha aggiunto - un messaggio di estrema attualità che parla agli uomini di oggi e del futuro". Il sovrintendente Antonio Calbi ha sottolineato la forza del teatro quale esperienza sociale, ricordando la realizzazione del polmone verde per la città, un impegno che verrà dato ai bambini, ad accudire le piante di leccio, come piccoli Astianatte, ""credo - ha spiegato - sia una delle prime volte che un atto creativo come uno spettacolo lasci in eredità un polmone verde alla città come segno di attenzione al futuro del pianeta". E la piantumazione avverrà in collaborazione con l'Assessorato regionale dell'Agricoltura guidato da Edy Bandiera. Un messaggio di speranza, come ricorda la regista Muriel Mayette-Holtz, nelle parole stesse della protagonista del dramma, Ecuba.