Partirà ufficialmente il primo maggio la stagione balneare in Sicilia e anche nel siracusano dove il mare non è balneabile a Siracusa per circa 24 chilometri, a cui si aggiungono i 20 chilometri della costa augustana, che rimane anche quest'anno un' «isola senza mare» per tutte le aree, dieci in tutto, le più numerose in provincia, dove ancora vige il divieto di balneazione.
E rimane, dunque, ancora un «miraggio» anche il depuratore dei reflui urbani, per il quale già nel 2012 il Cipe ha già impegnato 33 milioni di euro per superare l'infrazione comunitaria dello sversamento a mare e di cui è stato speso finora sono qualche centinaio di migliaia di euro per effettuare le indagini geologiche sull'esistente.
A gennaio il commissario unico per la depurazione, Enrico Rolle intervenuto in coniglio comunale, si era impegnato ad emettere il bando pubblico per affidare la progettazione degli interventi da fare anche sulla rete fognaria, oltre che per la realizzazione del depuratore a Punta Cugno, entro febbraio o al massimo i primi di marzo, ma ad oggi non c'è traccia di alcun avviso pubblico. E per gli augustani rimangono poche zone dove andare a fare il bagno, superate dai divieti di balneazione riconfermati anche quest'anno, e che vanno dall'impossibilità di immergersi per gli scarichi fognari alle zone inibite perchè pericolose o a rischio frana ai tratti di mare militari o portuale.
L’articolo nell’edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia
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