È stata confermata in Appello la sentenza di condanna, pari a 3 anni e 4 mesi di reclusione, nei confronti di Franco Toscano, 54 anni, con l'accusa di detenzione illegale di armi.
L'imputato, indicato dalla Procura distrettuale antimafia come un esponente del clan Bottaro-Attanasio, è rimasto coinvolto in un'indagine degli agenti della Squadra mobile di Siracusa che nel novembre del 2017, nei giorni successivi alla sua scarcerazione dopo aver scontato una lunga pena, lo arrestò perché nella sua disponibilità avrebbe avuto delle pistole.
La prima, una calibro 7,65, era stata nascosta, secondo quanto emerso negli accertamenti delle forze dell'ordine, all'interno di un'officina, nella zona di via Grottasanta, e venne scovata al termine di una perquisizione nel locale, il cui proprietario è, però, risultato estraneo ai fatti. La seconda rivoltella, una calibro 38, fu, invece, rintracciata nella sua abitazione dai poliziotti che, con quegli elementi in mano ottennero dai magistrati il via libera al trasferimento in carcere, in una cella del penitenziario di contrada Cavadonna, del cinquantaquattrenne, difeso dall'avvocato Sebastiano Troia.
Le indagini del personale della Squadra mobile non hanno ancora del tutto chiarito cosa l'imputato avrebbe dovuto farci di quelle armi.
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