Oltre due tonnellate di agrumi di dubbia provenienza sono state complessivamente sequestrate a Siracusa a venditori ambulanti abusivi durante un’operazione congiunta di Polizia di Stato, carabinieri, Guardia di finanza e Polizia Municipale predisposta per effetto di una ordinanza emanata dal questore Gabriella Ioppolo. Cinquanta le sanzioni elevate per un ammontare complessivo di 30.000 euro. Venti i venditori ambulanti controllati.
Durante l’operazione sono stati anche intercettati con posti di blocco vecchi veicoli adattati a furgoncino, presumibilmente utilizzati per trafugare gli agrumi dalle campagne della provincia e trasportarli nel centro cittadino.
«Quest’azione sinergica - afferma il Questore - è stata fortemente voluta per valorizzare al meglio le diverse conoscenze, capacità e competenze che, se per un verso sfociano spesso in misure di polizia giudiziaria e amministrativa per le violazioni che attengono alla provenienza e alla rivendita degli agrumi, per altro verso aprono il fronte degli accertamenti di polizia tributaria che riguardano la sfera fiscale e contributiva di commercianti non in regola con la legge». "Al di là dell’apparente convenienza goduta dall’acquirente al minuto - prosegue - rimane da considerare il gravissimo danno arrecato ai produttori agrumicoli i quali, già gravati da enormi difficoltà che ne ostacolano il lavoro, subiscono un ulteriore aggravio per via del fatto che si vedono trafugati i prodotti di mesi e mesi di lavoro duro, trovandosi sempre più spesso nella condizione estrema di dover chiudere i battenti».