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Aggressione all'Umberto I di Siracusa, l’Asp: "Basta violenze"
 

La sicurezza di operatori e utenti ma anche procedure più veloci e meno file. È il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale Salvatore Lucio Ficarra a dettare le priorità nell’azione dell’Asp a pochi giorni dalla brutale aggressione subita da due medici del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I.

L’episodio di violenza, l’ennesimo, di lunedì scorso con un medico che ha riportato la lussazione della spalla e uno dei visibili graffi al collo per un tentativo di strangolamento, ha provocato anche la reazione dello stesso personale, infermieri e medici, così come delle organizzazione sindacali che chiedono la riapertura 24 ore su 24 del posto di polizia.

Il manager dell’Asp, insieme ai direttori sanitario, Anselmo Madeddu, e amministrativo, Giuseppe Di Bella, ha espresso solidarietà agli auguri di una pronta guarigione ai due medici. «Non è tollerabile – ha dichiarato Ficarra - assistere ad una così grave recrudescenza di aggressioni violente fisiche, o anche soltanto verbali, nei confronti di medici ed infermieri dei pronto soccorso che nello svolgimento del proprio difficile e delicato lavoro affrontano la marea umana che quotidianamente affolla l’area di emergenza, basti pensare ai quasi 70 mila accessi lo scorso anno nel pronto soccorso».

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