Un’inchiesta sulle estorsioni on line è stata avviata dagli agenti di polizia dopo alcune denunce arrivate in Questure. Le vittime, secondo quanto svelato agli inquirenti, hanno ricevuto nei giorni scorsi dei messaggi, ai rispettivi indirizzi di posta elettronica, con delle precise richieste di denaro per evitare la diffusione di contenuti privati e compromettenti «rubati» dai pc, dai tablet o dai telefonini.
La somma pretesa, secondo quanto svelato dalle forze dell’ordine, è di circa 200 euro ma, fino ad ora, dalle informazioni fornite dalla Questura, nessuno ha ceduto al ricatto.
Nei messaggi, inviati da un indirizzo anonimo e criptato, gli autori di queste estorsioni assicurano di aver infettato i loro supporti informatici con un virus capace di catturare foto e video conservati gelosamente.
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