I giudici del tribunale hanno ritenuta legittima la perquisizione della Guardia di finanza negli uffici di una delle società del gruppo Frontino, rigettando così l’eccezione presentata dalla difesa.
Un punto a favore della pubblica accusa nel processo per bancarotta e truffa, che si sta celebrando al palazzo di giustizia di Siracusa e che vede come imputati l’imprenditrice Rita Frontino, Davide Venezia, Alfredo Sapienza, entrambi amministratori societari, e Rosa Gibilisco, rappresentante legale di una azienda.
La difesa, rappresentata in aula da Mario Fiaccavento, Maria Spurio e Alberto Gullino, contestava la circostanza che la perquisizione sarebbe stata compiuta in assenza dell’indagato e del difensore ed alla luce di questa presunta violazione aveva chiesto la nullità non solo dell’intera attività investigativa svolta in quel giorno ma anche della testimonianza in aula del finanziere autore dell’acquisizione di quegli atti.
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