«Respingiamo le accuse, non c’è stata alcuna estorsione ai danni dell’impresa». Si sono difesi così, nel corso dell’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, i due sindacalisti della Cisl e della Uil arrestati dalla polizia nella serata di venerdì scorso dagli agenti della Squadra Mobile per una presunta estorsione ai danni di un’azienda gelese.
Marco Faranda, difeso dall’avvocato Sebastiano Ricupero e Roberto Getulio, rappresentato da Glauco Reale, hanno risposto alle domande del gip, «chiarendo la loro posizione» hanno spiegato i legali al termine di un lunghissimo interrogatorio iniziato nella mattinata di ieri che si è protratto fino al pomeriggio.
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