«Questa città deve rimanere porto di solidarietà, accoglienza e simbolo di pace». Questo l’auspicio ripetuto al megafono da Maria Grazia Patania, del Collettivo Antigone, che ha animato ieri il presidio di solidarietà promosso, insieme alla «Rete Antirazzista catanese», nella città megarese il cui porto dal 2013 e fino a qualche mese fa è il primo punto di sbarco per i migranti che arrivano in Italia con le navi dei soccorsi.
La manifestazione è stata organizzata «alla luce dei tragici sviluppi in mare a danno dei diritti e della dignità di migranti in fuga da guerra» per «dare un segnale forte di dissenso contro le politiche di controllo e respingimento alle frontiere messe in atto dal governo italiano e dagli altri governi europei sulla pelle dei più vulnerabili».
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