«Mentre la polizia penitenziaria di Siracusa manifesta ad oltranza dinanzi l’istituto penitenziario di Cavadonna per denunciare la grave carenza di organico, all’interno delle mura si registra l’ennesima aggressione. Un detenuto extracomunitario, di origine africana, ha aggredito un assistente capo di Polizia Penitenziaria afferrandolo per il collo». Lo dice il segretario generale aggiunto dell’OSAPP Domenico Nicotra, che ribadire la necessità che vengano assunti urgenti e non più procrastinabili interventi che incrementino il personale. «Per fortuna- prosegue il sindacalista - solo il pronto intervento del poco personale immediatamente disponibile ha evitato che si registrasse un epilogo molto più grave per il malcapitato poliziotto». «E' l’ennesima aggressione al carcere di Siracusa da parte di un detenuto ai danni di un assistente capo. Il detenuto voleva telefonare, ma non aveva ancora provveduto ad inoltrare istanza come previsto. Il collega che si era impegnato a spiegargli dettagliatamente l’iter per avere l’autorizzazione, anziché ricevere un grazie è stato preso dal colletto e sbattuto al cancello di sbarramento ed è finito in ospedale con prognosi di 5 giorni salvo complicazioni», denuncia Maurizio Mezzatesta vicesegretario regionale dell’Ugl Polizia Penitenziaria. «Ci ritroviamo a parlare di aggressioni, dopo quelle di Palermo (minorile e Ucciardone), oggi è stata la volta di Siracusa- aggiunge Mezzatesta - Ormai ci siamo abituati, ce ne siamo fatti una ragione, ed è inutile ormai elencare le numerose problematiche che attanagliano il Corpo, riceviamo in cambio il silenzio totale. Da alcuni giorni il personale in servizio nel carcere di Siracusa, continua, nel silenzio dell’amministrazione e non solo, l’autoconsegna, lontano dalle proprie famiglie, assicurando comunque lo svolgimento del servizio, e contestualmente lanciando un segnale di gravissimo malessere e disagio lavorativo». Due giorni fa un detenuto in uno dei padiglioni del carcere Ucciardone, a Palermo, si è scagliato contro due agenti della polizia penitenziaria. M.G., italiano, 44 anni, era nella sezione 9 e un mese fa ha già aggredito altri quattro agenti, sempre nella stessa sezione, anche in quel caso medicati in ospedale.