SIRACUSA. "Un medico donna dell’ospedale Umberto I, in presenza di un altro collega, mi aveva riferito che il corpicino di mia figlia era in una pozza di sangue".
Lo ha svelato ieri mattina nel corso dell’udienza del processo che si celebra in Corte di Assise, al palazzo di giustizia di Siracusa, Christian Leonardi, imputato per l’omicidio della moglie, Eligia Ardita, l’infermiera di trentacinque anni deceduta la sera del 19 gennaio 2015 in circostanze su cui i giudici dovranno pronunciarsi.
Per l’accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Fabio Scavone mentre la famiglia che si è costituita parte civile è assistita dagli avvocati Cristiano Leonardi, Francesco Villardita e Giambattista Rizza, il colpevole è il consorte.
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