SIRACUSA. Un poliziotto penitenziario in servizio nel carcere di Siracusa è stato aggredito da un detenuto. «A Cavadonna - ha detto il segretario generale aggiunto dell’Osapp, Domenico Nicotra - un poliziotto penitenziario addetto alle attività trattamentali è stato aggredito con calci e pugni da un detenuto extracomunitario all’uscita del passeggio della prima ora al blocco 50». Nicotra, che riferisce che l'agente è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa dove sono state riscontrate «contusioni al viso, graffi al collo e stress psicologico», punta il dito contro i tagli alle piante organiche.
Esprime «piena e incondizionato solidarietà al poliziotto penitenziario contuso e ferito» Donato Capece, segretario Generale del Sappe. ''La situazione nelle carceri della Sicilia - dice - dove oggi sono detenute circa 6.400 persone rispetto ai circa 6.000 posti letto è sempre tesa ed allarmante. A Siracusa abbiamo in carcere 622 detenuti, cento in più la capienza regolamentare. Dei presenti oltre 100 sono stranieri.
I numeri riferiti agli eventi critici avvenuti nelle celle delle carceri siciliane nell’interno anno 2017 sono inquietanti: 620 atti di autolesionismo, 119 tentati suicidi, 664 colluttazioni e 75 ferimenti. Tre sono stati i suicidi di detenuti e tre le morti in carcere per cause naturali. Le evasioni sono tate 8 da istituti penitenziari e 12 a seguito della concessione di permesso premio, semilibertà e lavoro all’esterno. E la cosa grave è che questi numeri si sono concretizzati proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario 'apertò, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria»
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