
AVOLA. Lavoravano dall’alba al tramonto senza contratto di assunzione e con una paga da fame. I braccianti agricoli, scovati tra Avola, Pachino e Lentini, guadagnavano 10 euro a giornata, alcuni di loro erano costretti a vivere in un casolare, a pochi passi dall’appezzamento di terreno.
Condizioni disumane che sono state scoperte dai carabinieri del comando provinciale e del Nil ed al termine di una vasta operazione contro il caporalato hanno denunciato tre imprenditori agricoli, sospeso 4 attività ed emesso sanzioni per un importo complessivo di oltre 15 mila euro.

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