Siracusa

Sabato 23 Novembre 2024

Siracusa, tentata estorsione ad un’azienda agricola: quattro in libertà

Giuseppe Gennuso - Siracusa

SIRACUSA. I giudici della Corte di Cassazione di Roma hanno respinto il ricorso della Procura di Siracusa che chiedeva la misura cautelare nei confronti dei fratelli Aprile, Giovanni, Giuseppe e Claudio Aprile, rispettivamente di 39, 40 e 34 anni, e di Salvatore Midolo, 44 anni, di Portopalo, arrestati dalla polizia di Pachino nel giugno scorso per tentata estorsione in concorso ai danni del deputato regionale Pippo Gennuso.

A scarcerarli, poche settimane dopo, erano stati i giudici del tribunale del Riesame di Catania, su istanza dei difensori degli indagati, Luigi Caruso Verso e Giuseppe Gurrieri, che avrebbero giudicato non solidi i riscontri raccolti dagli inquirenti.

La vicenda si riferisce al furto due mezzi dall’impresa agricola «Oro Terre di Noto» in contrada San Basilio, al confine tra Rosolini ed Ispica, di proprietà della famiglia Gennuso.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Siracusa, la restituzione di un Bobcat e di un furgone, Fiat Daily, del valore commerciale di 40 mila euro, sarebbe costato al parlamentare 10 mila euro. Il colpo nella proprietà del parlamentare regionale, che è stato rieletto nella scorsa tornata elettorale del 5 novembre, è avvenuto nelle prime ore del mattino del 30 maggio scorso, in pieno giorno, mentre il personale era al lavoro nel fondo agricolo.

Alle ricerche del mezzo avrebbero partecipato gli stessi proprietari, convinti che i ladri non avessero fatto molta strada. Nelle ore successive al colpo, nella versione fornita dalle forze dell’ordine, il parlamentare regionale avrebbe ricevuto la visita di due persone ed una di queste era, seconda l’accusa, Midolo. Entrambi avrebbero presentato il conto, quei 10 mila euro, ed a quel punto gli imprenditori avrebbero preferito fare un salto al commissariato di polizia di Pachino raccontando dei presunti tentativi di estorsione.

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