SIRACUSA. «Non ho molto elementi per spiegare quanto accaduto. Abbiamo numerose cose in cantiere, le attività della mia amministrazione sono tante ed individuare l’origine dell’intimidazione è impossibile». Sono le parole del sindaco Giancarlo Garozzo arrivato in città all’ora di pranzo dopo un viaggio in aereo da Roma per mettersi a disposizione dei carabinieri e dei magistrati che indagano sull’avvertimento culminato con l’incendio della sua macchina, parcheggiata sotto la sua abitazione, in viale Santa Panagia.
«Intanto bisogna capire in che ambito si colloca questo episodio. Ci sono vari profili – spiega il capo della Procura, Francesco Paolo Giordano, che coordina le indagini sull’attentato al sindaco - da individuare, come l’attività del sindaco e quella della moglie. È troppo presto per avere una chiave di lettura a quel messaggio, di certo stiamo approfondendo ogni aspetto».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia