Priolo, il sindaco si dimette ma resta in corsa per le Regionali: un altro indagato nel centrodestra
PRIOLO. S'è dimesso da sindaco di Priolo ma non molla la corsa per un posto in Assemblea regionale dove è candidato nella lista di Forza Italia, Antonello Rizza, arrestato due giorni fa per truffa, tentativo di truffa e turbativa d’asta nell’ambito di una inchiesta della Procura di Siracusa sulla gestione degli appalti nel comune. Dall’indagine spunta un altro indagato che è candidato sempre col centrodestra: si tratta di Eugenio Maione, ex assessore ai Lavori pubblici a Priolo; gli inquirenti gli contestano i reati di turbata libertà degli incanti e tentativo di concussione. Maione è candidato con i "Popolari e autonomisti-idea Sicilia" a Siracusa, lista che sostiene Nello Musumeci e che fa riferimento a Saverio Romano e all’ex rettore di Palermo Roberto Lagalla. Rizza, che ha altri quattro procedimenti giudiziari con 22 capi d’imputazione, ha chiesto di essere sottoposto al più presto a interrogatorio da parte del gip. La Prefettura comunque lo aveva sospeso di diritto dalla carica, come prevede la legge Severino. «Un atto dovuto, ma temporaneo», poiché la sospensione "decade nel momento in cui viene annullata l’ordinanza cautelare e la persona sospesa ritorna automaticamente ad essere primo cittadino». «Le dimissioni di Rizza sono invece definitive e irrevocabili, ed hanno quindi una valenza giuridica e sostanziale maggiore», sottolinea l’avvocato Tommaso Tamburino, uno dei legali di Rizza, che si trova ai domiciliari. «Quanto sta accadendo in Sicilia è grottesco ma soprattutto pericoloso per le istituzioni: Rizza si dimette dalla guida del comune di Priolo per dedicarsi alla campagna elettorale della Regione in favore di Nello Musumeci», attaccano i deputati M5s in commissione giustizia. «E' un chiaro segnale di spregio alla giustizia e alla legalità, una sfida da parte di quella politica che rappresenta Rizza contro le istituzioni democratiche e contro i cittadini, un vero e proprio schiaffo che ha il sapore dell’impunità, uno schiaffo di Musumeci ai cittadini siciliani onesti - sostengono i 5stelle -. Già c'è una lunga lista di impresentabili che sostengono Musumeci, abbiamo chiesto che intervenga l’Antimafia e si pronunci prima del voto».