RIESI. Dalla “battaglia” tra accusa e difesa che corre sul filo dei minuti, quasi dei secondi, alla presunta confessione resa inconsapevolmente sulla tomba del figlio. Quel figlio che è accusato di avere ucciso. Un delitto, così senza ombra di dubbio lo ha catalogato in primo grado l’Assise, per il quale il presunto figlicida è stato condannato al “fine pena mai”.