SIRACUSA. Se le aziende Isab ed Esso rispetteranno il programma, nell’arco di 12 mesi si assisterà a una drastica riduzione delle emissioni dannose nel polo petrolchimico di Siracusa. Così la Procura di Siracusa all’indomani della decisione della multinazionale Esso di accettare le prescrizioni previste, come già un mese fa aveva fatto l’Isab, nel polo petrolchimico.
La Procura ha comunicato che la Esso, che aveva proposto riesame, ha scelto di rinunciare: «Le società proprietarie degli stabilimenti in sequestro avranno 90 giorni di tempo (scadenza il 24 ottobre) per la presentazione dei progetti e dodici mesi per la realizzazione delle opere richieste che dovranno portare a una significativa riduzione delle emissioni odorigene".
"Alle raffinerie sino ad ora coinvolte è stato prescritto, quale condizione per la prosecuzione dell’esercizio, di provvedere alla copertura delle vasche di trattamento delle acque reflue industriali e al monitoraggio e miglioramento delle coperture dei serbatoi, al completamento della realizzazione degli impianti di recupero vapori ai pontili di carico e scarico. Sono state prescritti ulteriori adempimenti relativi a torce, camini e monitoraggio delle emissioni».
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