Croce dei migranti di Noto a Taormina in occasione del G7
NOTO. Simbolo di vergogna per i giudei, messaggio di grande speranza per i cristiani. Una croce in legno, frutto di sofferenza e dolore, desolazione, inganno e angoscia, che prende forma dai pezzi di un traballante barcone che ha finito il suo lungo e faticoso viaggio sfasciandosi sulle nostre coste. A innalzare quella croce, oggi un simbolo per la Cattedrale di Noto, sono state le sapienti mani del maestro Elia Li Gioi, autore di diverse opere come "Migranti a Lampedusa", "Monumento alla solidarietà", "Grido di dolore all'Europa e al Mondo", e tante altre ancora da mesi custodite nelle cappelle laterali del maggiore edificio religioso della città.