NOTO. Quattro aree sono state poste sotto sequestro dalla Polizia municipale di Noto, in provincia di Siracusa, per la presenza di oltre trentatremila metri cubi di spurghi di depurazione abbandati in superfici prossime alle sorgenti che riforniscono di acqua la città. Si tratta del filone di indagine che dall'altro ieri sta tenendo impegnati i «caschi bianchi» del comandante Corrado Mazzara i quali, su disposizione del pubblico ministero Andrea Palmeri, della Procura di Siracusa stanno approfondendo l'intera vicenda, in quanto i terreni in oggetto che sono stati posti sotto sequestro, ricadono in un'area dove a poca distanza scorrono i torrenti Manghisi e Petrosino, ruscelli che vanno ad alimentare il fiume che scorre per Cavagrande del Cassibile e per via della fonte sorgiva dalla quale tante persone si approvigionano per il rifornimento idrico. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE