NOTO. I gioielli barocchi in mano a quattro balordi e, stando anche ai messaggi subliminali lasciati, pure un po’ «ignoranti» della lingua italiana, s'intende. L'ultimo attacco vandalico si è registrato contro la breve scalea che conduce sul sagrato del Santissimo Salvatore, la scenografica e ammirata Basilica annessa all'ex monastero delle Benedettine per monache di clausura, oggi cappella del vicino seminario vescovile, a Noto. Armato di bomboletta spray di colore nero, un ignoto innamorato a modo suo ha voluto mandare un messaggio pubblico all'amata, forse ex, nel tentativo di convincerla a tornare insieme. «Metti l'orgoglio da parte e corri a prendermi». Poi il classico cuoricino concluso con l'inevitabile locuzione «Ti amo». Qua e là qualche accento in più. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE