SIRACUSA. Uno sfregio, l’ennesimo. Non c’è stato nemmeno il tempo di esultare per la definizione di tutti i dettagli dell’intervento di restauro e la Fontana di Diana in piazza Archimede ha subito una nuova, profonda, ferita forse a causa di un atto vandalico.
A distanza di 60 giorni dall’inizio della nostra campagna per l’avvio dei lavori di recupero di uno dei monumenti simbolo di Siracusa tutto sembra finalmente aver preso la giusta strada con la Soprintendenza ai Beni culturali che ha completato il progetto e il Comune che sta recuperando la somma, irrisoria, di 2.500 euro e sta provvedendo a espletare tutte le formalità burocratiche individuando anche la ditta che si occuperà delle impalcature per consentire materialmente l’intervento di restauro.
Tutto perfetto se non fosse che a distanza di poche ore dalla definizione di tutte le procedure la seconda zampa di uno dei cavalli marini che compongono il monumento è stata seriamente danneggiate. Fino a poche ore fa il problema più rilevante era infatti a una delle due zampe e la Soprintendenza, con la collaborazione fondamentale di Gerlando Pantano, il restauratore archeologico del museo «Paolo Orsi», che effettuerà il lavoro, aveva previsto un progetto per questo sfregio e per altri piccoli interventi di recupero del monumento.
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