AUGUSTA. È stata interamente dedicata all’escussione dei testi della difesa, tre dipendenti comunali e una ex assessore, l'udienza di ieri del processo a carico dell'ex sindaco di Augusta, Massimo Carrubba accusato di “concorso esterno in associazione mafiosa e voto scambio aggravato” insieme all’ex assessore Antonio Giunta, mentre l’ex consigliere comunale Carmelo Trovato, i fratelli Sergio e Tony Ortisi, Maurizio Carcione, Marcello Ferro ed il collaboratore di giustizia Fabrizio Blandino sono imputati di “voto di scambio aggravato. Queste indagini hanno dato il via a quelle della commissione di accesso agli atti che ha portato, nel marzo 2103, allo scioglimento del consiglio comunale di Augusta per infiltrazioni mafiose. I testi, comparsi davanti al collegio presieduto dal giudice Fabio Magnano, rispondendo alle domande del legale di Carrubba Attilio Floresta, del pm Andrea Ursino, dell’avvocato Sebastiano Grimaldi, per il Comune di Augusta che si è costituto parte civile (due anche alle domande dei legali di Giunta, Puccio Forestiere e Beniamino D’Augusta) hanno smontato la tesi accusatorie di episodi contestati a Carrubba frutto, secondo la Dda di Catania, di accordi pre-elettorali con esponenti del clan Nardo di Lentini. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE