SIRACUSA. È allarme dispersione scolastica nella provincia di Siracusa. Sono elevati i numeri di ragazzini che non frequentano le scuole dell’obbligo. Sono quasi 500 i genitori di ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 12 anni denunciati dai carabinieri per inosservanza dell'obbligo dell'istruzione elementare dei minori dall'inizio dell'anno scolastico a Siracusa e provincia: circa 350 gli studenti, la maggior parte maschi, coinvolti; ma il fenomeno, secondo i carabinieri, è sicuramente più ampio.
I militari hanno contattato i servizi sociali dei Comuni interessati per capire quali siano le reali situazioni che impediscono ai giovanissimi di frequentare la scuola. Lo scopo è quello di dare inizio a concrete azioni di recupero in favore di tali adolescenti. L’ipotesi di reato è d’inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori. Si tratta, per lo più, di ragazzi di età compresa tra gli 8 ed i 12 anni e di sesso maschile.
“Il fenomeno di dispersione scolastica è legato al mancato rispetto del dovere per i genitori di avviare o garantire ai propri figli la frequentazione della scuola dell’obbligo, di fatto sottrae i più giovani al naturale percorso di istruzione impedendo loro un corretto sviluppo culturale ed un regolare inserimento nel mondo sociale – si legge in una nota del Comando provinciale dei carabinieri di Siracusa - Questo determina inevitabilmente conseguenze deleterie sulla crescita dei ragazzi fin dalla loro più tenera età, limitandone fortemente le possibilità di scelta futura, specialmente nel mondo del lavoro, favorendo le premesse per le quali vengono alimentate le fila della delinquenza giovanile, terreno fertile, tra l’altro, da cui sono purtroppo solite attingere le organizzazioni criminali”.
Un’attività di verifica che è stata portata a termine dai militari della compagnie della provincia di Siracusa, in stretta sinergia con gli Istituti scolatici, dove i carabinieri si recano periodicamente per avere un contatto con i dirigenti, i docenti ed i collaboratori scolastici scambiando notizie sulle problematiche di interesse che possono riguardare la popolazione studentesca.
Nel corso di questi incontri, i militari hanno appurato che numerosi bambini sono soliti assentarsi dalle lezioni per lunghi periodi, senza che i genitori fornissero valide giustificazioni. Il comandante provinciale, Luigi Grasso, dichiara: “L’Arma dei Carabinieri è ed intende rimanere vicina al mondo della scuola e dei giovani, collaborando ad ogni iniziativa in tema di legalità e di impegno sociale. La dispersione scolastica va combattuta in modo convinto, il fenomeno costituisce una piaga dalle conseguenze oltremodo negative sulla sana crescita dei ragazzi e sull’equilibrio della società”.
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