NOTO. Era l’estate del 2004 quando il critico d'arte Vittorio Sgarbi “passeggiò”, seppure a piedi nudi, sopra i mosaici pavimentali della Villa del Tellaro esposti per alcuni mesi all’interno della chiesa di San Domenico a Noto, prima di essere definitivamente trasferiti nel luogo del loro ritrovamento, lungo la strada che collega Noto a Pachino. Qualcuno all’epoca gridò allo scandalo nonostante il critico avesse spiegato che la sua, superati i divisori, non era per nulla una passeggiata di piacere, ma un particolare intervento da molto vicino per raccontare in un libro quelle stupende tessere musive.
A distanza di tredici anni a fare avanti e indietro sui mosaici del IV secolo dopo Cristo, questa volta del tutto indisturbati, sono alcuni cuccioli partoriti da una cagnetta randagia proprio negli artistici ambienti della Villa. A
denunciare l’accaduto, con tanto di foto, è Cettina Raudino, ex assessore comunale alla Cultura e leader del movimento cittadino «Passione civile», che prendendo spunto dall’accaduto ha sollecitato immediati interventi per sottrarre al degrado quei capolavori dell’arte.
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