NOTO. Un perverso e insensato passatempo. Uno stupido, ottuso, inaudito e incessante gioco a chi imbratta e vandalizza di più. A farne le spese il patrimonio settecentesco di Noto, specie quello allineato lungo il salotto buono che partendo dalla Porta Reale si estende sino a piazza XVI Maggio, dove in posizione di risalto la chiesa di San Domenico, la più pura e compiuta opera barocca, domina la scena. Bizzarri giochi senza frontiere che si ripetono senza sosta. E in questi ultimi giorni è successo ancora. Gli occhi - ma soprattutto le mani dei vandali - si sono posati sull'ex convento di San Francesco all'Immacolata, il primo edificio religioso che si incontra subito dopo aver superato la Porta Reale, il naturale ingresso che immette lungo il corso Vittorio Emanuele. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE