AUGUSTA. Un detenuto straniero ha aggredito gli agenti nel carcere di Augusta (Siracusa). Lo rende noto il Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria. «Un detenuto extracomunitario, in osservazione psichiatrica - spiega il segretario provinciale Salvatore Gagliano - si è barricato nella cella intorno alle 8 ed ha aggredito con un pugno in fronte il poliziotto che tentava di togliere la barricata. L'agente è stato trasportato al pronto soccorso con prognosi di giorni 8 per trauma distorsivo cervicale. La Polizia Penitenziaria è stanca di subire continue aggressioni: sebbene il carcere di Augusta sia un penitenziario che punta tanto su rieducazione e trattamento, il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria deve adottare regole tecniche per consentire al personale di tutelarsi adeguatamente davanti a tali fatti, che lasciano un segno nella vita del poliziotto».
Donato Capece, segretario generale del Sappe, torna a sottolineare le criticità delle carceri italiane: «Nei 200 penitenziari del Paese l'affollamento nelle celle resta significativamente alto rispetto ai posti letto reali, quelli davvero disponibili. Un problema è la mancanza di lavoro, che fa stare nell'apatia i detenuti. Ma va evidenziato anche che l'organico di Polizia Penitenziaria è sotto di 7mila unità e che il carcere non può continuare con l'esclusiva concezione custodiale che lo ha caratterizzato fino ad oggi. Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando - aggiunge Capece - deve avvicendare dalla guida dell'Amministrazione Penitenziaria l'attuale Capo, il siciliano Santi Consolo».
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