SIRACUSA. In una città nella quale il numero delle persone sotto la soglia della povertà cresce in maniera costante lancia un allarme preciso perché “la tensione sociale sta aumentando in maniera spaventosa”.
Sono stati quasi 2 mila, solo nel 2015, gli utenti che a Siracusa si sono rivolti ai centri di ascolto della Caritas. Un dato, questo, ancora una volta in grande crescita se si considera che nel 2013 erano stati 1.126. È padre Marco Tarascio, vice presidente della Caritas diocesana a delineare un quadro a tinte fosche della situazione legata alla povertà a Siracusa
Padre Marco, i numeri sono sempre più sconfortanti. Quello della povertà è un dramma ormai senza fine...
«Il problema vero - spiega il sacerdote - è la mancanza di lavoro che crea una difficoltà enorme. Oggi non c' è più nemmeno la possibilità di lavori saltuari che comunque permettevano di mangiare e tirare avanti. In questo momento l' assenza totale di lavoro sta creando una situazione di povertà estrema.
Siracusa è sempre più una città che si sta orientando a 360 grandi sul turismo ma da novembre a marzo non ci sarà nemmeno posto come lavapiatti. E questo è un problema. In città c' è una povertà molto più evidente rispetto a 5 o 6 anni fa, non solo dal punto di vista alimentare che per certi versi è l' ultimo dei problemi».
DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia