CASSIBILE. Confermata la condanna all'ergastolo per Giuseppe Raeli, 75 anni, considerato l'autore di una lunga catena di omicidi durata 23 anni a Cassibile, quartiere a una decina di chilometri da Siracusa, causata da contrasti economici e vecchi risentimenti con le vittime. La Corte d'Assise di Appello, presidente Luigi Russo a latere Elisabetta Messina, ha confermato la condanna in prima grado riducendo da 24 a 18 mesi l'isolamento diurno. Raeli non era presente in aula al momento della lettura del dispositivo. Il pensionato di Cassibile è stato assolto dall'omicidio di Rosario Rizza Timpanello del gennaio 1999, e del tentato omicidio di Antonio Bruni avvenuto il 21 novembre 1998, mentre il tentato omicidio di Aurora Franzone del febbraio 2004 è stato derubricato in minaccia aggravata a mano armata e prescritto; ma rappresenta l'anello di congiunzione con l'omicidio Spada. In quest'ultimo caso la Corte, nonostante si sia perso il bossolo, ha ritenuto valida la perizia dei carabinieri del Ris. «Massima soddisfazione - ha commentato il pg Antonio Nicastro - perchè l'impianto accusatorio ha retto al vaglio della sentenza di secondo grado e le persone offese hanno avuto giustizia». Raeli è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di Giuseppe Calvo (9 ottobre 2002), del duplice omicidio dei coniugi Sebastiano Tinè e Giuseppa Spadaro (31 luglio 2003), di Giuseppe Spada (18 agosto 2004), oltre che del tentato omicidio di Giuseppe Leone (15 marzo 2009) di Katia Tinè (31 luglio 2003).