SIRACUSA. "La diversità di essere, la debolezza o la solitudine non può giustificare nessuna violenza o ritorsione o sopraffazione. Ma questo non è un gioco di ragazzi, questa è barbarie, questa è mostruosità, questa è inciviltà".
Lo scrive su Facebook Salvo Scarso, nipote di Giuseppe, l'ottantenne che lo scorso 1 ottobre ha subito nella propria abitazione un'aggressione con il fuoco rimanendo ustionato su quasi tutto il corpo. L'anziano è ricoverato con la prognosi riservata nell'ospedale Cannizzaro di Catania. Le sue condizioni di salute sono definite dai medici stabili nella loro gravità. Uno sfogo, quello di Salvo Scarso, affidato ai social network dopo quasi dieci giorni dall'aggressione.
"L'agonia di mio zio continua lenta ed inesorabile, un volto distrutto, una testa fasciata - scrive ancora - un'altra vittima della violenza umana. Noi non possiamo tacere o ignorare questa nuova assurdità, abbiamo il diritto di salvaguardare i nostri anziani vittime assurde ed ignare d'uno spirito accecato di rappresaglia: una parola che pensavamo cancellata per sempre dal vocabolario umano, una parola che rispunta come un mostro nella nostra città. Questo - chiosa il nipote dell'80enne - è un momento di tristezza, di umiliazione, quasi di sconfitta".
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