SIRACUSA. Non ha commesso atti di violenza sessuali in quanto la persona indicata come presunta vittima era consenziente l' imprenditore siracusano di 62 anni posto agli arresti domiciliari l' 11 dicembre di tre anni fa, e subito scarcerato dal gip, dopo la denuncia di un ventiquattrenne nigeriano abbordato mentre chiedeva l' elemosina ad un semaforo.
In questa direzione va la sentenza di assoluzione pronunciata ieri dal gup del tribunale Giuseppe Tripi a conclusione del processo che e stato celebrato con rito abbreviato, cioè unicamente sulla base degli atti acquisiti nel corso delle indagini e senza l' ascolto di testimoni. Il giudice ha disatteso le conclusioni formulate in aula dettando la requisitoria dal pubblico ministero Margherita Brianese che, convinta che la vicenda si sia sviluppata secondo quanto riferito dalla vittima e dando al ventiquattrenne piena credibilità, ha sollecitato la condanna dell' imprenditore a quattro anni e mezzo di reclusione.
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