SIRACUSA. Un manoscritto custode delle violenze subite dentro quell' appartamento di via Calatabiano. Il padre di Eligia Ardita, Tino, è pronto a consegnare agli esperti del «Ris» di Messina quella che secondo lui è "una ulteriore prova delle violenze che mia figlia subiva già da tempo".
L' uomo, che insieme ai familiari non ha mai accettato, fin dal primo momento, l' idea che la figlia fosse morta per un semplice malore, chiede alla Procura un nuovo sforzo contestando il ricorso al tribunale del Riesame di Catania presentato dai legali difensori di Christian Leonardi, ex marito di Eligia e accusato dell' omicidio della moglie. Gli avvocati di Leonardi hanno chiesto la revoca della sospensione dei termini di custodia cautelare disposta dalla Corte d' assisse ma Ardita sostiene che quella richiesta "non deve essere accettata".
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