SIRACUSA. «Mettere in sicurezza il litorale della Costa del Sole che sta franando». L' appello è stato lanciato nei riguardi del Comune e della Capitaneria dal referente del «Raggruppamento Siracusa Sud», Alessandro Caia che riunisce i Comitati «Pro Arenella», «Pane e Biscotti Torre Ognina», l' associazione «Io Amo Fontane bianche», «Plemmirio Blu», «Plemmyrion» e l' associazione «Contrade Terrauzza, Fanusa e Milocca». Il costone si sta sbriciolando e l' accesso ad una delle poche spiagge libere della zona balneare resta ormai a rischio.
«Sono state diverse le segnalazioni, le denunce e gli espo sti inviati alle amministrazioni provinciale e comunale - ha detto Caia - diversi sono stati i metodi utilizzati per far sentire il grido d' aiuto di chi abita nella zona balneare, molte le porte chiuse e tanta indifferenza raccolta. Abbiamo avuto un' unica certezza: il Comune non ha la volontà di risolvere i problemi, preferisce curare solo il centro storico ed aumentare il senso di declassamento tra i residenti in periferia». Una battaglia che chi è vive anche in inverno in questa zona come Sebastiano Giuffrida intende però proseguire.
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