AUGUSTA. «Dopo un mese esatto, questo è il primo fine settimana di tregua dagli sbarchi. Ma la situazione è tutt'altro risolta visto che al porto di Augusta dal 6 luglio rimangono ancora 40 minori stranieri non accompagnati». A dirlo è il sindaco Cettina Di Pietro che ritorna sull' emergenza immigrazione ad Augusta soprattutto dopo le reazioni alla sua "minaccia" di intraprendere lo sciopero della fame se entro il 5 agosto il Governo non prenderà provvedimenti concreti per risolvere quanto meno il problema dei minori non accompagnati. «Lo faccio perché questa città ha il diritto di essere rispettata, per la sicurezza dei miei cittadini e per garantire il reale sviluppo economico del nostro porto commerciale - aggiunge -. Non pretendo che tutti condividano il mio operato o la mia decisone, ma che almeno prima di fare attacchi sterili e becere strumentalizzazioni, si abbia coscienza che questo è un gesto estremo e non un capriccio estivo, preceduto da un anno di duro, a volte proficuo, ma sempre cosciente lavoro per la mia città». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI SIRACUSA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE