SIRACUSA. "Ci vogliono due miliardi di euro per completare l'autostrada Siracusa-Gela". Lo dice il presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, Rosario Faraci, che ha incontrato negli uffici del Consorzio dello Svincolo di Rosolini per fare il punto sul completamento dell'autostrada Siracusa-Gela, i sindaci dei comuni di Ragusa, Modica, Santa Croce Camerina, Comiso, Acate, Vittoria, Rosolini e Gela. Faraci ha aggiornato gli amministratori sullo stato dell'opera confermando che i lotti da Rosolini a Modica sono in via di realizzazione e il cronoprogramma del completamento dei 19 km in costruzione sarà rispettato. Cinquant'anni non sono stati sufficienti per realizzare l'autostrada Siracusa-Gela e i sindaci dei comuni interessati dal percorso protestano per la mancata costruzione di un infrastruttura che avrebbe dovuto collegare i due poli industriali siciliani quando i loro petrolchimici erano all'avanguardia in Europa. Con in testa il primo cittadino di Gela, Domenico Messinese, hanno chiesto al Consorzio per le Autostrade Siciliane (Cas) la redazione del progetto esecutivo del tratto, rimasto sulla carta, che va da Gela fino a Modica. Si intende così sollecitare il completamento di un iter che si sarebbe dovuto ultimare già nel 1973. «Quella che doveva essere un'opera strategica - ha detto, Messinese - è diventata invece lo zimbello delle grandi incompiute. Non ce lo possiamo più permettere nel quadro infrastrutturale del Mezzogiorno che sconta ritardi intollerabili. L'autostrada Gela-Siracusa, oltre a modernizzare il territorio, deve rappresentare un'opportunità di sviluppo per l'economia siciliana». Intanto oggi è stato riaperto al traffico il tratto Noto-Rosolini chiuso da oltre un anno per lavori di manutenzione e di messa in sicurezza. Il tratto di strada era chiuso al traffico da oltre un anno per lavori di manutenzione e di messa in sicurezza.