SIRACUSA. Tentativo di danneggiamento dell'autovettura Toyota del consigliere comunale Simona Princiotta, parcheggiata davanti all'abitazione ed in uso ad uno dei figli. Sul parabrezza è stato rinvenuto il bidoncino che conteneva il liquido infiammabile sparso sull'asfalto e sembra anche un tovagliolo con una scritta. Un'intimidazione nei confronti del consigliere dalle cui denunce sono scaturite diverse inchieste della Procura sull'attività amministrativa al Comune.
Già il 12 agosto 2014 un piccolo incendio aveva danneggiato un auto della consigliera Princiotta. «Auspico che la Procura indaghi con celerità senza trascurare nessuna pista investigativa. Mi auguro che nessuno strumentalizzi sino a quando non verrà fatta chiarezza», ha detto il sindaco Giancarlo Garozzo.
«Non bisogna essere particolarmente arguti per capire il collegamento tra le recenti vicende giudiziarie, con il clima incandescente, e l'ennesimo vile atto intimidatorio direttamente riconducibile alla consigliera del Pd, Simona Princiotta», ha detto il parlamentare nazionale Pd, Pippo Zappulla.
«Esprimo una radicale condanna verso questo gesto - ha aggiunto - aggiunto la parlamentare del Pd Sofia Amoddio - e auspico che la magistratura faccia al più presto luce sulle responsabilità».
«Vogliamo dire forte e chiaro a chi con la violenza tenta di sopprimere le libertà che Simona non è sola. Certo non condividiamo tutte le sua scelte, ma siamo incondizionatamente al suo fianco nelle sue coraggiose richieste di fare luce e chiarezza su alcuni aspetti della gestione del Comune che appaiono torbidi», ha commentato Ezechia Paolo Reale di Progetto Siracusa.
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